Decreto Ristori, le principali nuove disposizioni
Il Decreto Ristori, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre 2020 ha introdotto numerose novità in tema di lavoro, fisco e previdenza sociale. Vediamo qui di seguito i punti salienti del testo così come approvato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Nuova cassa integrazione
Sono state approvate 6 nuove settimane di CIG fruibili tra 16/11/2020 ed il 31/01/2021 dalle imprese che abbiano già ottenuto l’autorizzazione per le precedenti 18 settimane di integrazione introdotte dal Decreto Agosto. Bisogna ricordare che anche in questo caso sarà valido il meccanismo dell’erosione secondo il quale le settimane già autorizzate e in via di fruizione dopo il 16 novembre verranno computate nelle 6 del Decreto Ristori.
In via del tutto eccezionale tuttavia potranno fruire di queste 6 settimane anche le imprese che non abbiano mai fatto uso della cassa integrazione ma che siano state colpite dalla chiusura e dalle limitazioni economiche imposte dai più recenti dpcm.
La fruizione è soggetta al versamento di un contributo addizionale pari al:
- 9% della retribuzione persa dal lavoratore per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%, confrontando il fatturato del primo semestre 2020 e quello del primo semestre 2019;
- 18% della retribuzione persa dal lavoratore per i datori di lavoro che non hanno subito riduzioni di fatturato sempre nei termini di confronto appena riportati
Il versamento della contribuzione aggiuntiva non è dovuta dai quei datori di lavoro che hanno subito riduzioni del fatturato pari o superiori al 20% rispetto al primo semestre 2019.
Esoneri contributivi per chi non ricorre alla CIG
Il Decreto Ristori lascia ancora una volta la possibilità di scegliere tra cassa Integrazione ed esonero dagli oneri contributivi, di conseguenza i datori di lavoro che non fruiscono della nuova cassa integrazione, potranno ottenere una decontribuzione per un massimo di 4 settimane entro il 31/01/2021 nei limiti delle ore di integrazione salariale già fruite nel mese di giugno 2020, riparametrato e applicato su base mensile. Chi avesse richiesto l’esonero può sempre ritornare sulla propria scelta e chiedere in sostituzione la fruizione della nuova cassa integrazione.
Contributo a fondo perduto
Il Decreto Ristori riprende ed amplia il contributo a fondo perduto istituito per la prima volta col Decreto Rilancio. In particolare rispetto ad allora viene abolito il limite di fatturato di 5 milioni di euro, mentre il contributo sarà disponibile solo per le imprese colpite dalle misure restrittive introdotte dal Dpcm del 24 ottobre 2020.
Le imprese appartenenti ai settori elencati nell’allegato 1 del Decreto Ristori riceveranno il nuovo contributo in maniera automatica solo se ne ottenuto l’erogazione, altrimenti deve essere presentata una nuova istanza. Il contributo – si ricorda – era calcolato in base alla perdita di fatturato tra aprile 2019 ed aprile 2020, secondo un modello di calcolo che teneva in conto anche il volume di affari dell’impresa. Con riferimento all’entità del contributo a cui si ha o si avrebbe avuto diritto a giugno, l’ammontare del contributo sarà pari al:
- 100% (taxi e autonoleggio)
- 150% (bar, gelaterie, pasticcerie, alberghi, affittacamere, villaggi turistici, campeggi eccetera)
- 200% (ristoranti, palestre, piscine, impianti sportivi, cinema, teatri, intrattenimento eccetera)
- 400% (discoteche, sale da ballo, night club e simili).
Sospensione versamenti previdenziali e assicurativi di novembre
Il versamento dei contributi previdenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria relativi alla competenza del mese di novembre sono sospesi e rimandati alla scadenza del 16 marzo 2021. A quella data sarà possibile versare quanto sospeso in un ‘unica soluzione oppure in 4 rate di pari importo. I codici di sospensione da inserire negli F24 saranno probabilmente resi noti a breve tramite una circolare INPS.
Cancellazione seconda rata IMU e credito d’imposta per canoni di locazione
Il Decreto Ristori dispone inoltre la cancellazione della seconda rata IMU relativa agli immobili in cui svolgono le loro attività le categorie interessate dalle limitazioni (sempre fare riferimento all’allegato 1) a patto che i proprietari dell’immobile siano anche i gestori dell’attività ivi svolta.
Oltre a ciò è stato ripreso il credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda. Il credito, cedibile al proprietario dell’immobile locato, è stato esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il credito è fruibile indipendentemente dal volume di ricavi e fatturato registrato nel periodo d’imposta precedente.
Nuova indennità omnicomprensiva lavoratori stagionali, dello spettacolo, occasionali e intermittenti
E’ stata approvata una nuova indennità pari ad € 1.000,00 per i lavoratori stagionali, dello spettacolo, occasionali e intermittenti. L’indennità viene riconosciuta in maniera automatica a tutti coloro che avevano già ottenuto quelle riconosciute dal Decreto Rilancio, mentre per tutti coloro ai quali era stata respinta la domanda relativa a tali indennità o che non l’avevano richiesta dovranno recarsi sul sito dell’INPS e compilare telematicamente la nuova domanda attraverso il portale dedicato.
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