Obblighi per la messa in sicurezza del luogo di lavoro
Quali sono gli obblighi da assolvere per mettersi in regola e prevenire il contagio da COVID-19 sul luogo di lavoro? Sia che si tratti di ridurre il rischio in un negozio che invece in un capannone industriale, l’azienda deve dotarsi di alcuni strumenti legati a specifici obblighi imposti dalla legge. In particolare si richiede di aggiornare ed adeguare il DVR (documento di valutazione dei rischi), secondo le modalità di seguito riportate.
Adeguamento del documento di valutazione dei rischi
Il documento deve contenere la valutazione del rischio biologico in quanto il Covid-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione, quindi le misure da adottare seguono la logica della precauzione e attuano le indicazioni dell’Autorità sanitaria.
Inoltre il documento deve contenere una valutazione specifica secondo il “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” – INAIL – Aprile 2020.
La metodologia di valutazione è una matrice di rischio elaborata sulla base del confronto di scoring attribuibili per ciascun settore produttivo per le prime due variabili: esposizione e prossimità.
Esposizione
0 = probabilità bassa (es. lavoratore agricolo);
1 = probabilità medio-bassa;
2 = probabilità media;
3 = probabilità medio-alta;
4 = probabilità alta (es. operatore sanitario).
Probabilità
0 = lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo;
1 = lavoro con altri ma non in prossimità (es. ufficio privato);
2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (es. ufficio condiviso);
3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del tempo (es. catena di montaggio);
4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (es. studio dentistico).
Il punteggio risultante da tale combinazione viene corretto con un fattore che tiene conto dell’Aggregazione:
1.00 = presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al pubblico);
1.15 (+15%) = presenza intrinseca di terzi ma controllabile organizzativamente (es. commercio al dettaglio, servizi alla persona, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti);
1.30 (+30%) = aggregazioni controllabili con procedure (es. sanità, scuole, carceri, forze armate, trasporti pubblici);
1.50 (+50%) = aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (es. spettacoli, manifestazioni di massa).
La parte più importante del documento sono le misure gestionali messe in campo da ciascuna azienda sulla base dei protocolli regionali, linee guida nazionali,nonché dei DPCM.
Inoltre deve essere redatto un verbale di nomina di Comitato (comitato interno all’azienda che si autocontrolla circa la corretta gestione delle misure anti-contagio).
L’azienda deve redigere e tenere aggiornato un registro di pulizia e sanificazione (allegando l’elenco dei prodotti utilizzati) di tutti gli spazi e un registro della consegna delle mascherine chirurgiche e/o i Dispositivi di Protezione Individuale.
Devono essere affissi cartelli che ricordano i comportamenti corretti al personale dipendente ed eventuale personale esterno (fornitori, clienti ecc..)