Il bonus pensione 2025 è un incentivo che premia chi sceglie di restare al lavoro pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata. Introdotto dalla Legge n. 207/2024 e chiarito dalla Circolare INPS n. 102/2025, consente di ricevere direttamente in busta paga la propria quota contributiva, esentasse, con un vantaggio economico immediato.
Chi può richiederlo
Possono aderire i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che entro il 31 dicembre 2025 abbiano maturato:
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- i requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per uomini, 41 anni e 10 mesi per donne);
- oppure i requisiti per la Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi).
Ulteriori condizioni: non essere titolari di pensione diretta (salvo assegno ordinario di invalidità), essere iscritti all’AGO o a forme sostitutive/esclusive e non aver raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia.
Come funziona
Il lavoratore rinuncia all’accredito della propria quota contributiva IVS, che viene erogata interamente in busta paga. Dal 2025, grazie all’art. 51, c.2, lett. i-bis) TUIR, questa somma non concorre a formare reddito né imponibile fiscale, risultando quindi totalmente netta.
Il datore di lavoro continua a versare la sua parte contributiva, garantendo l’accumulo di ulteriori anzianità e montante contributivo, seppur ridotto rispetto al pieno accredito.
Vantaggi per il lavoratore
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- Aumento netto dello stipendio: il lavoratore incassa direttamente la sua quota contributiva, prima trattenuta dall’INPS.
- Esenzione fiscale: dal 2025 la somma non è soggetta a IRPEF, con beneficio immediato.
- Maggiore flessibilità: si può aderire e in seguito revocare la scelta (una sola volta).
- Continuità occupazionale: si rimane attivi, incrementando esperienza, retribuzione e contributi datoriali.
Come richiederlo
La domanda deve essere inoltrata all’INPS tramite servizi telematici. L’Istituto verifica i requisiti e comunica l’esito sia al lavoratore che al datore di lavoro tramite la “Comunicazione bidirezionale”. Solo dopo questa conferma il datore può cessare di trattenere i contributi e riversarli interamente al dipendente.
Aspetti da valutare
L’adesione comporta un taglio sul montante contributivo futuro, incidendo sulla quota calcolata col metodo contributivo. Tuttavia, l’immediato aumento del netto in busta paga può compensare la riduzione della pensione. È una scelta che richiede valutazioni personalizzate, specie per chi accede con Quota 103, già penalizzante.
Conclusioni
Il bonus pensione 2025 è un’opportunità per chi desidera proseguire l’attività lavorativa senza rinunciare a un ritorno economico concreto. Un incentivo che valorizza la permanenza al lavoro, trasformando i contributi in liquidità immediata.
FAQ
Chi può richiedere il bonus pensione 2025?
Tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che entro il 31/12/2025 maturano i requisiti per Quota 103 (62 anni + 41 anni contributi) o per la pensione anticipata ordinaria (42a10m uomini, 41a10m donne).
Quanto vale il bonus in busta paga?
Corrisponde all’intera quota contributiva IVS a carico del lavoratore. Dal 2025, l’importo è totalmente netto perché escluso da tassazione (art. 51, c.2, lett. i-bis, TUIR).
Come si presenta la domanda?
La richiesta si inoltra all’INPS tramite servizi telematici. L’Istituto verifica i requisiti e comunica l’esito sia al lavoratore sia al datore di lavoro tramite la “Comunicazione bidirezionale”.
Il bonus riduce l’importo futuro della pensione?
Sì, perché la quota IVS del lavoratore non viene accreditata. Resta però l’accredito della quota datoriale, che mitiga la riduzione. L’effetto è più rilevante con Quota 103, calcolata interamente col sistema contributivo.
Posso revocare la scelta?
Sì, ma solo una volta. La revoca produce effetti dal mese successivo alla comunicazione.





