ISEE: tutto quello che c’è da sapere.
Ormai tutti conosciamo l’ISEE ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente i cui valori sono diventati i nostri riferimenti per capire se abbiamo diritto o meno al bonus vacanze o al bonus occhiali o semplicemente per entrare in graduatoria all’asilo nido.
Occorre però fare chiarezza sulle varie tipologie di ISEE esistenti e quindi elaborabili in modo da ottimizzare il nostro tempo alla ricerca dei documenti e delle informazioni necessarie:
ISEE ORDINARIO: vale per tutte quelle prestazioni che non richiedono caratteristiche specifiche;
ISEE UNIVERSITA’: viene richiesto per il pagamento delle tasse universitarie o per accedere a prestazioni erogate dalle università come ad esempio le borse di studio. Nell’isee andrà specificato il nominativo dello studente oggetto delle prestazioni.
ISEE SOCIO SANITARIO: viene richiesto da soggetti che si trovano in stato di disabilità o non autosufficienti per poter avere accesso alle prestazioni sanitarie anche a livello comunale (assegno di cura).
ISEE SOCIO SANITARIO RESIDENZE: viene chiesto dai soggetti che hanno necessità di inserirsi nelle graduatorie per l’accesso a RSA o residenze per anziani.
ISEE MINORENNI: viene richiesto nel caso in cui vi siano componenti minori nel nucleo familiare che hanno diritto a prestazioni agevolate come ad esempio l’assegno unico universale.
ISEE CORRENTE: consiste nell’aggiornamento di un isee esistente a causa di una variazione intervenuta nell’anno. La variazione deve riguardare però o il reddito o il patrimonio. Nel caso della nascita o della morte di un componente della famiglia andrà invece effettuata una rettifica. Il valore dell’ISEE ordinario infatti utilizza i dati precedenti di 2 anni il periodo corrente, quindi in tutti quei casi in cui risulta svantaggioso, c’è la possibilità di ricorrere all’ISEE CORRENTE per avere un’attestazione più corretta della situazione attuale del nucleo familiare.
Potendo fare 6 tipi diversi di scelta è molto importante selezionare correttamente fin dall’inizio il tipo di isee che si vuole fare evitando così problemi in futuro.
Se infatti un isee riporta dei dati mendaci, oltre alle conseguenze penali e alla restituzione dei benefici ricevuti, il soggetto dichiarante si troverà nell’impossibilità di effettuare un nuovo isee per un periodo di 2 anni per cui attenzione!
Sembra però che lo Stato voglia aiutare i cittadini nella compilazione dell’isee e stando ad alcune dichiarazioni del ministro Giorgetti potrebbe essere che dal 1° gennaio 2023 l’inps elaborerà automaticamente l’isee per automatizzare l’erogazione di bonus sociali alle famiglie piu’ bisognose. Realtà o utopia? Staremo a vedere.
I giovani lo conoscono perché serve per il calcolo delle tasse universitarie, gli anziani lo usano per avere le prestazioni sociali dal proprio comune di residenza, le mamme lo chiedono per il bonus natalità e per la mensa scolastica e tante famiglie lo hanno fatto per ottenere il bonus vacanza. Di cosa stiamo parlando? Del modello ISEE, ovviamente, che a partire dal 2022 diventerà indispensabile dal momento che l’assegno e le detrazioni per i familiari a carico spariranno per lasciare il posto all’Assegno Unico calcolato proprio in base al reddito isee.
L’ISEE – cosa sono l’indicatore della situazione economica equivalente e il Valore della scala di equivalenza?
Non avete mai avuto la curiosità di capire, dopo aver inserito svariati dati nel vostro ISEE precompilato o dopo aver messo sottosopra casa per rintracciare estratti conto, cu, rendite catastali da portare al CAF a cosa è servito tanto impegno? Alla fine di tanto lavoro rimanete con 2 documenti a vostra disposizione:
- la dichiarazione riepilogativa dei dati inseriti che cambierà a seconda del tipo di ISEE richiesto; sostanzialmente è il riepilogo analitico di tutti i dati dichiarati per il nucleo familiare;
- l’attestazione ISEE, documento che contiene il risultato finale di quanto dichiarato: ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente.
A questo punto cosa facciamo con questi documenti? Sicuramente la dichiarazione riepilogativa la conserviamo, magari controlliamo velocemente che non ci siano errori evidenti, ma non ci serve concretamente a nulla. L’attestazione ISEE invece sarà il documento da produrre per svariate richieste dall’assegno unico universale, all’iscrizione alla mensa scolastica, al bonus sociale per le utenze gas luce e acqua, ecc.
Spesso prendiamo questo indice sintetico ISEE senza chiederci da dove arrivi o pensando di non riuscire a capire, ma come la maggior parte di voi avrà intuito, alla base del nostro indicatore ISEE c’è meramente una semplice formula matematica e nulla più.
Ecco la formula per il calcolo dell’ISEE
[Reddito familiare + (Patrimonio mobiliare e immobiliare x 0,20)] / parametro della scala di equivalenza
I parametri della scala di equivalenza sono i seguenti:
- 1 componente: 1,00;
- 2 componenti: 1,57;
- 3 componenti: 2,04;
- 4 componenti: 2,46;
- 5 componenti: 2,58.
Ci sono poi delle maggiorazioni legate a specifiche condizioni:
0,35 per ogni ulteriore componente;
0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli, 0,35 in caso di quattro figli, 0,5 in caso di almeno cinque figli;
0,2 per nuclei familiari con figli minori, elevata a in presenza di almeno un figlio di età inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati.
Come fare ad ottenerlo?
Le strade sono diverse: ci si può rivolgere ad un caf/patronato presentando una montagna di documenti e facendo lunghe file d’attesa oppure potete agire in autonomia e con una buona dose di buonsenso potete farvi l’isee da soli. Ma come? Muniti di spid si entra nel sito INPS dedicato e da questo punto in avanti bisogna solo stare molto attenti.
Ecco il decalogo delle cose da sapere:
Qualche dritta per non commettere errori.
- seguite sempre la procedura passo dopo passo: è semplice e intuitiva e in caso di dubbio consultate sempre la guida;
- se non avete specifiche necessità, compilate la DSU mini;
- per evitare di reinserire le anagrafiche dei famigliari fleggare Copia i dati del nucleo familiare della Dsu più recente (se esiste)
- se avete figli minori che non hanno reddito, ma hanno intestato un buono postale o altre forme di risparmio, ricordatevi di indicare NO al punto Il soggetto è minorenne e non ha alcun reddito/patrimonio
- quando iniziate ad elaborare l’ISEE ricordate sempre di preparavi la tessera sanitaria (controllate sempre che non sia scaduta) dei componenti maggiorenni della vs. famiglia e, se hanno fatto la dichiarazione dei redditi l’anno precedente, anche il quadro di liquidazione della loro dichiarazione dove compare il campo “differenza”. Queste informazioni andranno inserite nella fase “delega e riscontro”;
- Oltre alle informazioni indicate al precedente punto bisogna indicare per i nostri familiari, se presente, un valore patrimoniale ovvero il saldo di un c/c o di un investimento al 31/12 dei 2 anni precedenti l’anno in cui siete, per cui cercate preliminarmente anche queste informazioni, ma solo nel caso in cui il valore complessivo di dette giacenze superi 10.000 euro. Solo in questo caso andrà indicato il saldo di un c/c o di un investimento intestato al familiare tenendo presente che:
- nel caso in cui siano presenti nel patrimonio mobiliare del componente un conto cointestato con il dichiarante e un conto non cointestato dovrà essere necessariamente indicato il valore del conto non cointestato.
- nel caso di più conti non cointestati dovrà essere indicato, se disponibile, quello avente valore positivo.
- il valore deve essere indicato in maniera puntuale, con arrotondamento alle unità di euro.
- se siete dei lavoratori autonomi e avete figli minori ricordatevi di fleggare sempre il campo Nel nucleo familiare, in presenza di figli minorenni, entrambi i genitori, o l’unico genitore presente, hanno svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati (Es. Nel 2021 l’anno di riferimento è il 2019) presente in Altre informazioni del nucleo familiare (Modulo MB.1 Quadro A).
- nella fase di chiusura del vs. ISEE, dopo aver avuto riscontro positivo alle informazioni che avete inserito, dovete ricordarvi, se presente, di inserire il flag “prima casa” nei redditi immobiliari e l’importo del mutuo residuo (sempre al 31/12 dei 2 anni precedenti). Ricordate bene che se avete un mutuo che riguarda la casa di abitazione principale e una o più pertinenze dovrete suddividere l’importo del mutuo residuo tra i vari immobili imputandolo in modo proporzionale;
- se avete auto, moto o barche le targhe dei vari mezzi vanno indicati nella sezione apposita.
Relativamente agli interventi e alle iniziative in ambito di innovazione e trasformazione digitale attuate dall’Istituto e rivolte alla semplificazione e all’efficientamento dei processi previsti per i cittadini, l’app INPS Mobile è stata arricchita integrando al suo interno il nuovo servizio Consultazione ISEE . Il servizio consente di scaricare e visualizzare l’ultima attestazione ISEE in corso di validità.
Si ricorda che l’app INPS Mobile è disponibile sia per il sistema operativo Android che per IOS ed è utilizzabile da parte dei cittadini muniti di SPID o di CIE (Carta Identità Elettronica). Vai al sito dell’INPS .
Se lavorate bene la prima volta per gli anni successivi basterà aggiornare solo pochi e semplici dati che vi riguardano.
Avete dubbi o perplessità? Contattateci e saremo ben felici di darvi l’assistenza qualificata di cui avete necessità.
Buonasera,
Vorrei sapere se nell’Isee dovrà essere indicato anche un piano di accumulo capitale (PAC).
Lo chiede perché dalla Dsu precompilata non è venuto fuori automaticamente come invece i dati del c/c.
Grazie
Le pertinenze della casa di abitazione (box, cantina) sono da indicare anch’esse come “casa di abitazione” oppure no? Grazie mille.